lunedì 7 aprile 2014

Lungo le vie di Palagianello - Piazza Caduti di tutte le guerre



Piazza Caduti di tutte le guerre (Piazza)
Nel secolo scorso, quando si incominciò a disciplinare l'attività edilizia mediante l'adozione di "Piani Topografici", nel tratto di Via D'Azeglio compreso tra le vie Mottola e Garibaldi, fu previsto una piazzetta - l'attuale Piazza Caduti di tutte le guerre - che, per le sue dimensioni, forse soddisfaceva le esigenze dell'epoca, nella considerazione del fatto che la popolazione dimorante poteva fruire dello spazio antistante la cinquecentesca Chiesa Parrocchiale di S. Pietro Apostolo, vale a dire l'attuale piazza De Gasperi.
In quel "Piano" fu previsto quello che gli architetti chiamano il "costruito in negativo", in altre parole un "vuoto" o meglio dire una piazza.
Con il passare del tempo questo nuovo spazio si sostituì alla cinquecentesca piazza che circonda la Chiesa matrice, nelle funzioni che sono proprie degli "spazi" pubblici ossia luogo d'incontro della comunità.
In margine di queste brevi note, è opportuno fare alcune considerazioni.
Così come spesso si è portati a focalizzare le diverse componenti della "piazza": il "vuoto" ed il "pieno", in pratica lo spazio ed il costruito appunto, altrettanto si tende a distinguere i singoli elementi di un luogo, percepito normalmente nella sua globalità (Palazzi, pavimentazione, monumenti).
La pavimentazione ed il monumento, insieme ai palazzi sono componenti fra i più importanti a creare l'immagine di una piazza, anche se la pavimentazione è la meno analizzata; infatti, è diffusa l'abitudine di non osservare il basso, il pavimento è calpestato, difficilmente guardato.
Nel materiale usato per la pavimentazione, nel suo colore e nel disegno si individua la chiave di lettura imprescindibile di una piazza.
E' proprio il caso di Piazza Caduti di tutte le guerre quando, dopo il recupero e la destinazione naturale, nel 1986 un progetto dell'Arch. Lino Dalò, nostro concittadino, ha riunito emblematicamente queste componenti nell'ideare e realizzare - con grazia ed eleganza - il recupero di questo "spazio urbano" che, nell'arco di circa un secolo, è stato teatro d’incontro dei cittadini che la frequentavano anche per l’approvigionamento dei prodotti ittici, ortofrutticoli, ecc.
Per i ragazzi, invece, era il luogo di occasionali ed interminabili incontri di calcio (all'epoca si utilizzava una palla confezionata con stracci: "La palla di pezza"). 
Il progetto esecutivo ha ubicato nella parte Nord-Est della Piazza il monumento ai Caduti, opera dello scultore tarantino Aldo Pupino, mentre la pavimentazione è stata realizzata in pietra di "Trani" ed in pietra "Serena" dove, quest'ultima assume il significato di vita, di strada che conduce dalla fontana - simbolo di vita - al monumento eretto in onore di coloro che, per la difesa della Patria, la stessa vita hanno perduto.
Vito Vincenzo Di Turi 


Foto del 29 ottobre 1985

Foto di lunedì 13 gennaio 1986

Foto del 04 giugno 1987


Foto del giorno 08 luglio 1989

La foto, del 16 agogto 2012, è del Sig.Franco Di Pippa (per gentile concessione)



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