Piazza Alcide De Gasperi
Questo spazio
precedentemente era denominato "Piazza Centrale" ed ancora prima
"Largo Chiesa".
Chi da Via
Repubblica imbocca Piazza De Gasperi deve attraversare
"una
porta grande con coverto, e lamia con camerino sopra per la guardia" e "appresso si trova un largo seu piazza
al quanto pendente verso l'introito"
al centro della quale "vi è la Chiesa Madre".
La Chiesa
Parrocchiale San Pietro Apostolo XVI secolo- foto del 1982
Le due notizie,
cioè quella della “porta grande” e “della Chiesa Madre”, sono state riprese, fra le tante,
dall'apprezzo del Casale di Palagianello, fatto eseguire dal Regio Fisco
nel 1676.
L’Arco della
porta, come comunemente è chiamato, ha
subito delle modifiche rispetto alla descrizione fatta nel 1676, infatti, il “camerino…per la guardia” è stato
eliminato e sopra la “lamia” è stata
eretta la torre dell’orologio.
Quando è stato
modificato l’arco, ossia quando è stata eretta la torre non ci è dato saperlo.
Il confronto
della parte spesa dei bilanci della “Magnifica
Università di Paligianello”, ora Comune, del 1742 e del 1806, fa supporre
che un orologio civico sia stato installato dopo il 1742 e
prima del 1806, dal momento che la spesa per la manutenzione dell’orologio non
compare nel bilancio di “introito ed Esito” del 1742([1]),
mentre è presente in quello del 1806([2]) ove
risulta la spesa per “il regolatore
dell’orologio e l’olio per l’orologio”.
A quale orologio si riferisce la spesa iscritta nel bilancio del
1806, a quello della Torre Civica posta sopra “l’Arco della Porta” oppure a quello del campanile
della chiesa?
“Porta Grande con
coverto” ossia l’Arco della Porta-
Sopra si può notare l’orologio del
campanile -
|
Ora, se
consideriamo che la spesa è riportata fra quelle che il Comune sostiene
“per
il predicatore quaresimale…la novena di Natale e Capodanno…per la festa della
Madonna delle Grazie, ”
è lecito individuare l’orologio in quello del Campanile della Chiesa, peraltro ancora visibile in
vecchie fotografie, riprese dall’Arco della Porta.
Ad avvalorare
questa tesi v’è il fatto che la Chiesa è di proprietà comunale per antico possesso,
com’è riportato nell’inventario dei Beni Immobili d’Uso Pubblico per Natura –
Mod. A – del Comune di Palagianello, redatto in data 10 ottobre 1934
a firma del Segretario Comunale, Rag. Domenico Carucci, e del Podestà, Pasquale Masella([3]), sul
presupposto giuridico che la stessa sin dalla sua erezione (2^ metà del ‘500),
non essendo fornita di alcuna prebenda o beneficio, godeva e gode della
particolare condizione di Chiesa Parrocchiale di Patronato Comunale.
Ne consegue,
quindi, che la Torre dell’orologio, la cui costruzione ha
modificato “l’Arco della Porta”, possa essere stata eretta, con
molta probabilità, nella seconda metà del secolo XIX.
La circostanza
che la Torre è stata costruita con la stessa tipologia edilizia di quella eretta
nel 1886 sulla Casa Comunale di Palagiano (all’epoca Palagianello era frazione di quel Comune), avvalora
l’assunto che anche quella di Palagianello sia stata costruita in epoca molto
vicina, se non proprio contemporaneamente.
L’apprezzo
riporta anche che:
"In quanto allo spirituale vi è in mezzo di
essa Terra la detta Chiesa Madre,
intitolata a S. Pietro; consiste in una piccola Nave a lamia, con due Cappelle
laterali; quella a sinistra vi stà il SS.mo con custodia di legno dorata,
gradini ed ornamenti convenienti. A destra vi è l'altra Cappella; In testa detta Chiesa vi è l'Altare con suoi
paramenti, quadro di nostra Sig.ra del Rosario, con diversi altri quadri
intorno: Vi è la parte per l'acqua benedetta, e fonte battesimale; Vi è la
Sagrestia; il tutto a lamia; Vi è un campanile con due Campane, di peso ognuna
un cantaro ([4])
in circa, ed avanti la porta di detta Chiesa vi è un astrico scoverto con
termine attorno. . .".
Una cartolina degli anni '40 del secolo scorso |
La Chiesa fino agli anni trenta era munita di un òrgano
a canne, forse del settecento, i cui mantici, stando a quanto riferiscono gli
anziani, erano azionati a mano da giovani volenterosi.
L'esigenza di
ampliare la Chiesa, che nel cinquecento poteva
soddisfare le necessità religiose di circa 350 abitanti – i quali la
frequentavano non solo per motivi di culto, ma anche per le riunioni amministrative,
elezione del Sindaco, ecc([5]). -
fu avvertita sin dagli inizi del secolo XIX, per adeguarla all'accresciuto
numero dei fedeli.
E' del 21
novembre 1824 la deliberazione decurionale di Palagiano che nell'approvare il progetto, mai
realizzato, di una nuova chiesa in Palagianello, ne fissava la spesa in 4.000
ducati([6]).
Devono trascorre
cento anni per un nuovo progetto, questa volta di ampliamento dell'antica
Chiesa Madre; progetto che, se posto in esecuzione,
avrebbe ampliato la Chiesa affiancando a quella esistente altre due navate.
Avrebbe avuto uno sviluppo a croce latina e una navata traversa di altezza pari
a quella centrale, il cui incrocio doveva essere coperto con cupola sferica
nell'interno ed ottagonale all'esterno.
Anonimo
-“Progetto sommario d’ampliamento della Parrocchia di Palagianello” –
Senza data-Forse
1924
Altro progetto,
non posto in esecuzione come i precedenti, fu redatto nel 1942 dall'Ing. Padre Agostino Lanzoni, monaco Benedettino,
Il progetto prevedeva l'abbattimento e ricostruzione della vecchia Chiesa di San Pietro, angusta, scarsamente illuminata, i cui muri presentavano estese macchie di umidità e che si manifestava, oltre che indecorosa, insufficiente ad accogliere i fedeli.
Il progetto prevedeva l'abbattimento e ricostruzione della vecchia Chiesa di San Pietro, angusta, scarsamente illuminata, i cui muri presentavano estese macchie di umidità e che si manifestava, oltre che indecorosa, insufficiente ad accogliere i fedeli.
| ||
Oggi la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo, costruita in conci di tufo
locale, dallo stile sobrio e semplice, dalla facciata lineare e luminosa, senza
ornamenti, con le due campane ed il campanile, forse di epoca successiva
all’originaria costruzione, si presenta ancora come descritta negli antichi
documenti.
Da alcune
fotografie degli anni trenta si rileva, sulla facciata del campanile, la
presenza di un orologio, mentre alcuni anziani ricordano
una meridiana, le cui ore erano segnate su mattonelle di maiolica giallo-blu.
L’orologio e la meridiana sono stati rimossi in epoca
ignota.
Piace chiudere
queste brevi note sulla Chiesa Madre riportando la notizia che all’interno si
può ammirare una copia del dipinto raffigurante S.Pietro Apostolo, eseguito da
un allievo della scuola di Raffaello, il cui originale si trova nella
pinacoteca vaticana.
Ad eseguire la
copia fu, nel 1943, Onofrio Martinelli, pugliese di Mola di Bari ove
era nato il 13 gennaio 1900, raffinato pittore che, per “chiara fama”, ottenne
una cattedra presso l’Istituto d’Arte, poi titolare della Cattedra di Pittura
all’Accademia di Belle Arti di Firenze ove morì’ il 13 marzo 1966.
Dicembre 2017
Dicembre 2017
Vito Vincenzo Di Turi
La Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo - foto del giorno 8 luglio 1989
Copyright © by V. Vincenzo Di Turi-1999
La riproduzione è interdetta se non sia citata la fonte |
[1] - V. V. DI TURI-R. PALMISANO-“Palagianello: Note storiche e documenti”-Tip. Policarpo-Castellaneta, 1985,pag. 108 (riporta copia del bilancio).
[3] - A.C.P.lo-Inventario dei beni immobili-anno
1934- n. 9 dell’elenco.
[4]
- Cantaro o Cantaio misura di peso
equivalente a Kg. 89,0997
[5]
-A.S. Taranto- Atto notar Alfonso Palermo di Castellaneta-Dal
verbale di presa di possesso del feudo di Palagianello del 19 aprile 1678 - ". . .et proprie in Maiori Ecclesia ipsius, ubi Universitas ipsius
pro negotijs publicis perangendis congregari solet. . ."
[6]
- A.S.L. –Conclusioni Decurionali- Palagiano-Palagianello-Delibera
decurionale n.23 del 21 novembre 1824.
Nessun commento:
Posta un commento