Via Mottola
Il toponimo si
riferisce al vicino Comune di Mottola tra le cui vie una è denominata Via
Palagianello, certamente quale cortese
scambio di buon vicinato.
La strada, ora
provinciale, unisce, infatti, i due Comuni.
^^^Fra via
Cavalieri di Vittorio Veneto e Via Mottola, con la facciata principale
rivolta su Piazza Allende, ora Piazza UNICEF, è ubicato l’edificio scolastico “L. Settembrini”, il primo costruito in
Palagianello, il cui progetto fu redatto nel
1911 dall’Ing. Stefano Buttiglione di Mottola, dopo la non accettazione da parte
dell’Ing. Vito Luisi([1]).
Devono
trascorrere due anni perché, prima il Consiglio Scolastico e poi la Deputazione
Scolastica della Provincia di Lecce, ognuno per la parte di competenza, approvi
il progetto.
Dopo dieci anni
dal progetto l’opera non era ancora finanziata, anche se, nel 1919, fu messo in
atto uno stato d’agitazione da parte di molti comuni salentini per sollecitare
gli organi governativi sia nella tempestività dei contributi e sia nella
quantità degli stessi.
Finalmente, dopo
un tentativo di trattativa privata con il Consorzio Cooperative Baresi, il 19
gennaio 1922 fu stipulato il contratto con la Cooperativa “L’Arte Muraria” di
Gioia del Colle per i lavori di costruzione dell’edificio scolastico cui seguì, in data 1° maggio la posa della
prima pietra.
Purtroppo i
lavori subirono una sospensione dal momento che la spesa originaria di lire
206.000, successivamente aumentata a 422.300 lire, non ottenne la promessa
copertura finanziaria.
Il
finanziamento, per lire 362.000, fu accordato soltanto nel 1927 mediante la contrazione
di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per la durata di trentacinque
anni, dal 1930 al 1964.
Finalmente il 19 aprile 1930 fu sottoscritta una nuova convenzione con la Cooperativa ed i lavori furono portati a termine.
In questo edificio ho frequentato la prima (insegnante Nardilli Amelia) e seconda classe (Carlucci Adalgisa) delle elementari, come si può notare dall'allegata pagella dell'anno scolastico 1942-1943.
Nella seconda metà del 1943 l'edificio venne occupato dai tedeschi per cui le lezioni venivano tenute in case prese in fitto dal Comune. Infatti la classe terza (insegnante La Nave Amedeo) l'ho frequentata in una stanza posta agli inizi di Via Tateo.
La quarta e la quinta, insegnante "la signorina Grassi" (Maria Grassi) vide la ripresa delle normali lezioni nell'edificio scolastico.
Finalmente il 19 aprile 1930 fu sottoscritta una nuova convenzione con la Cooperativa ed i lavori furono portati a termine.
In questo edificio ho frequentato la prima (insegnante Nardilli Amelia) e seconda classe (Carlucci Adalgisa) delle elementari, come si può notare dall'allegata pagella dell'anno scolastico 1942-1943.
Nella seconda metà del 1943 l'edificio venne occupato dai tedeschi per cui le lezioni venivano tenute in case prese in fitto dal Comune. Infatti la classe terza (insegnante La Nave Amedeo) l'ho frequentata in una stanza posta agli inizi di Via Tateo.
La quarta e la quinta, insegnante "la signorina Grassi" (Maria Grassi) vide la ripresa delle normali lezioni nell'edificio scolastico.
Vito Vincenzo Di Turi
Davvero un bell'articolo! Complimenti.
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