Chi da Via
Repubblica imbocca Piazza De Gasperi deve attraversare
"una
porta grande con coverto, e lamia con camerino sopra per la guardia" e "appresso si trova un largo seu piazza
al quanto pendente verso l'introito"
al centro della quale
"vi è la Chiesa Madre".
Le due notizie,
cioè quella della “porta grande” e “della Chiesa Madre”, sono state riprese,
fra le tante, dall'apprezzo del Casale di Palagianello, fatto eseguire dal
Regio Fisco nel 1676.
L’Arco della
porta, come comunemente è chiamato, ha subito delle modifiche rispetto alla
descrizione fatta nel 1676, infatti, il “camerino…per
la guardia” è stato eliminato e sopra la “lamia” è stata eretta la torre dell’orologio.
Quando è stato
modificato l’arco, ossia quando è stata eretta la torre non ci è dato saperlo.
Il confronto
della parte spesa dei bilanci della “Magnifica
Università di Paligianello”, ora Comune, del 1742 e del 1806, fa supporre
che un orologio civico sia stato installato dopo il 1742 e prima del 1806, dal
momento che la spesa per la manutenzione dell’orologio non compare nel bilancio
di “introito ed Esito” del 1742(1),
mentre è presente in quello del 1806(2)
ove risulta la spesa per “il regolatore
dell’orologio e l’olio per l’orologio”.
A quale orologio
si riferisce la spesa iscritta nel bilancio del 1806, a quello della Torre
Civica posta sopra “l’Arco della Porta” oppure a quello del campanile della
chiesa?
Ora, se
consideriamo che la spesa è riportata fra quelle che il Comune sostiene
“per
il predicatore quaresimale…la novena di Natale e Capodanno…per la festa della
Madonna delle Grazie, ”
è lecito individuare l’orologio in
quello del Campanile della Chiesa, peraltro ancora visibile in vecchie
fotografie, riprese dall’Arco della Porta.
Ad avvalorare
questa tesi v’è il fatto che la Chiesa è di proprietà comunale per antico
possesso, com’è riportato nell’inventario dei Beni Immobili d’Uso Pubblico per
Natura – Mod. A – del Comune di Palagianello, redatto in data 10 ottobre 1934 a
firma del Segretario Comunale, Rag. Domenico Carucci, e del Podestà, Pasquale
Masella (3),
sul presupposto giuridico che la stessa sin dalla sua erezione (2^ metà del
‘500), non essendo fornita di alcuna prebenda o beneficio, godeva e gode della
particolare condizione di Chiesa Parrocchiale di Patronato Comunale.
Ne consegue,
quindi, che la Torre dell’orologio, la cui costruzione ha modificato “l’Arco
della Porta”, possa essere stata eretta, con molta probabilità, nella seconda
metà del secolo XX.
La circostanza
che la Torre è stata costruita con la stessa tipologia edilizia di quella
eretta nel 1886 sulla Casa Comunale di Palagiano (all’epoca Palagianello era
frazione di quel Comune), avvalora l’assunto che anche quella di Palagianello
sia stata costruita in epoca molto vicina, se non proprio contemporaneamente.
L’apprezzo
riporta anche che:
"In quanto allo spirituale vi è in mezzo di
essa Terra la detta Chiesa Madre, intitolata a San Pietro; consiste in una
piccola Nave a lamia, con due Cappelle laterali; quella a sinistra vi stà il
SS.mo con custodia di legno dorata, gradini ed ornamenti convenienti. A destra
vi è l'altra Cappella; In testa detta Chiesa vi è l'Altare con suoi paramenti,
quadro di nostra Sig.ra del Rosario, con diversi altri quadri intorno: Vi è la
parte per l'acqua benedetta, e fonte battesimale; Vi è la Sagrestia; il tutto a
lamia; Vi è un campanile con due Campane, di peso ognuna un cantaro (4)
in circa, ed avanti la porta di detta
Chiesa vi è un astrico scoverto con termine attorno. . .".
Dopo tre secoli
per descrivere la Chiesa nulla è da aggiungere a quanto riportato in quel
documento, dal momento che durante questo lasso di tempo nulla, o quasi, è
intervenuto per mutarne le caratteristiche, anche se i lavori di restauro
eseguiti negli anni cinquanta portarono alla demolizione della Cantoria, poi
ricostruita nel 1981.
La Chiesa fino
agli anni trenta era munita di un òrgano a canne, forse del settecento, i cui
mantici, stando a quanto riferiscono gli anziani, erano azionati a mano da
giovani volenterosi.
L'esigenza di
ampliare la Chiesa, che nel cinquecento poteva soddisfare le esigenze religiose
di circa 350 abitanti – i quali la frequentavano non solo per motivi di culto,
ma anche per le riunioni amministrative, elezione del Sindaco, ecc(5).
- fu avvertita sin dagli inizi del secolo scorso, per adeguarla all'accresciuto
numero dei fedeli.
E' del 21
novembre 1824 la deliberazione decurionale di Palagiano che nell'approvare il
progetto, mai realizzato, di una nuova chiesa in Palagianello, ne fissava la
spesa in 4.000 ducati(6).
Devono trascorre
cento anni per un nuovo progetto, questa volta di ampliamento dell'antica
Chiesa Madre; progetto che, se posto in esecuzione, avrebbe ampliato la Chiesa
affiancando a quella esistente altre due navate. Avrebbe avuto uno sviluppo a
croce latina e una navata traversa di altezza pari a quella centrale, il cui
incrocio doveva essere coperto con cupola sferica nell'interno ed ottagonale
all'esterno.
Altro progetto,
non posto in esecuzione come i precedenti, fu redatto nel 1942 e prevedeva la
costruzione di una nuova Chiesa, previo abbattimento della vecchia, angusta,
scarsamente illuminata, i cui muri presentavano estese macchie di umidità e che
si manifestava, oltre che indecorosa, insufficiente ad accogliere i fedeli.
Oggi la Chiesa
Parrocchiale di San Pietro Apostolo, costruita in conci di tufo locale, dallo
stile sobrio e semplice, dalla facciata lineare e luminosa, senza ornamenti,
con le due campane ed il campanile, forse di epoca successiva all’originaria
costruzione, si presenta ancora come descritta negli antichi documenti.
Da alcune
fotografie degli anni trenta si rileva, sulla facciata del campanile, la
presenza di un orologio, mentre alcuni anziani ricordano una meridiana, le cui
ore erano segnate su mattonelle di maiolica giallo-blu.
L’orologio e la
meridiana sono stati rimossi in epoca ignota.
Vito Vincenzo Di Turi
La Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo foto del 1982
L'Arc d'la Porte
A sinistra in una cartolina certamente di epoca precedente al 1940.
Si può notare l'orologio sul campanile della chiesa.
A destra in una cartolina (foto di Tommy Capriulo) di epoca successiva al 1954.
Si può notare che dal campanile della chiesa è scomparso l'orologio.
L'Arc d'la Porte oggi
(L'Arco è del XVI secolo la torre con l'orologio, invece, è del XIX secolo)
Foto del 2009 per gentile concessione del Sig. Francesco Di Pippa
[1] - V. V. DI TURI-R. PALMISANO-“Palagianello: Note storiche e documenti”-Tip.
Policarpo-Castellaneta, 1985,pag. 108 (riporta copia del bilancio).
[2] - A.S.L.-Conclusioni decurionali
Palagiano-Palagianello-Deliberazione del 5 luglio 1807.
[3] - A.C.P.lo-Inventario dei beni immobili-anno
1934- n. 9 dell’elenco.
[4]
- Cantaro o Cantaio misura di peso
equivalente a Kg. 89,0997
[5]
-A.S. Taranto- Atto notar Alfonso Palermo di Castellaneta-Dal verbale di presa
di possesso del feudo di Palagianello del 19 aprile 1678 - ". . .et proprie in Maiori Ecclesia ipsius, ubi Universitas ipsius
pro negotijs publicis perangendis congregari solet. . ."
[6]
- A.S.L. –Conclusioni Decurionali- Palagiano-Palagianello-Delibera
decurionale n.23 del 21 novembre 1824.
in merito all'orologio della chiesa, devo presumere che quello che si vede in questa mia foto degli anni '50(http://www.flickr.com/photos/dpf1958/3599594981/in/set-72157607028242493/), sia una meridiana in maiolica.
RispondiEliminaSi può vedere in basso nel quadrante dell'orologio un sole stilizzato che accompagna molte meridiane.
La mweridiana era posta al di sotto dell'orologio e già nella seconda metà degli anni '30 del secolo scorso era stata cancellata (notizie avute dal Sig. Antonio Donvito detto il Cinquedenti morto a 104 anni) ciò che si vede nella foto è il quadrante in maiolica del vecchio orologio. Ritengo che la foto del matrimonio sia di epoca compresa fra il 1945 ed il 1950.
RispondiEliminapenso anch'io che l'epoca sia quella.
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