mercoledì 22 agosto 2012

PALAGIANELLO: L'Arc d'la porte e la Chiesa Madre


Chi da Via Repubblica imbocca Piazza De Gasperi deve attraversare

"una porta grande con coverto, e lamia con camerino sopra per la guardia" e "appresso si trova un largo seu piazza al quanto pendente verso l'introito"

al centro della quale

"vi è la Chiesa Madre".

Le due notizie, cioè quella della “porta grande” e “della Chiesa Madre”, sono state riprese, fra le tante, dall'apprezzo del Casale di Palagianello, fatto eseguire dal Regio Fisco nel 1676.
L’Arco della porta, come comunemente è chiamato, ha subito delle modifiche rispetto alla descrizione fatta nel 1676, infatti, il “camerino…per la guardia” è stato eliminato e sopra la “lamia” è stata eretta la torre dell’orologio.
Quando è stato modificato l’arco, ossia quando è stata eretta la torre non ci è dato saperlo.
Il confronto della parte spesa dei bilanci della “Magnifica Università di Paligianello”, ora Comune, del 1742 e del 1806, fa supporre che un orologio civico sia stato installato dopo il 1742 e prima del 1806, dal momento che la spesa per la manutenzione dell’orologio non compare nel bilancio di “introito ed Esito” del 1742(1), mentre è presente in quello del 1806(2) ove risulta la spesa per “il regolatore dell’orologio e l’olio per l’orologio”.
A quale orologio si riferisce la spesa iscritta nel bilancio del 1806, a quello della Torre Civica posta sopra “l’Arco della Porta” oppure a quello del campanile della chiesa?
Ora, se consideriamo che la spesa è riportata fra quelle che il Comune sostiene

“per il predicatore quaresimale…la novena di Natale e Capodanno…per la festa della Madonna delle Grazie, ”

è lecito individuare l’orologio in quello del Campanile della Chiesa, peraltro ancora visibile in vecchie fotografie, riprese dall’Arco della Porta.
Ad avvalorare questa tesi v’è il fatto che la Chiesa è di proprietà comunale per antico possesso, com’è riportato nell’inventario dei Beni Immobili d’Uso Pubblico per Natura – Mod. A – del Comune di Palagianello, redatto in data 10 ottobre 1934 a firma del Segretario Comunale, Rag. Domenico Carucci, e del Podestà, Pasquale Masella (3), sul presupposto giuridico che la stessa sin dalla sua erezione (2^ metà del ‘500), non essendo fornita di alcuna prebenda o beneficio, godeva e gode della particolare condizione di Chiesa Parrocchiale di Patronato Comunale.
Ne consegue, quindi, che la Torre dell’orologio, la cui costruzione ha modificato “l’Arco della Porta”, possa essere stata eretta, con molta probabilità, nella seconda metà del secolo XX.
La circostanza che la Torre è stata costruita con la stessa tipologia edilizia di quella eretta nel 1886 sulla Casa Comunale di Palagiano (all’epoca Palagianello era frazione di quel Comune), avvalora l’assunto che anche quella di Palagianello sia stata costruita in epoca molto vicina, se non proprio contemporaneamente.
L’apprezzo riporta anche che:

"In quanto allo spirituale vi è in mezzo di essa Terra la detta Chiesa Madre, intitolata a San Pietro; consiste in una piccola Nave a lamia, con due Cappelle laterali; quella a sinistra vi stà il SS.mo con custodia di legno dorata, gradini ed ornamenti convenienti. A destra vi è l'altra Cappella; In testa detta Chiesa vi è l'Altare con suoi paramenti, quadro di nostra Sig.ra del Rosario, con diversi altri quadri intorno: Vi è la parte per l'acqua benedetta, e fonte battesimale; Vi è la Sagrestia; il tutto a lamia; Vi è un campanile con due Campane, di peso ognuna un cantaro (4) in circa, ed avanti la porta di detta Chiesa vi è un astrico scoverto con termine attorno. . .".

Dopo tre secoli per descrivere la Chiesa nulla è da aggiungere a quanto riportato in quel documento, dal momento che durante questo lasso di tempo nulla, o quasi, è intervenuto per mutarne le caratteristiche, anche se i lavori di restauro eseguiti negli anni cinquanta portarono alla demolizione della Cantoria, poi ricostruita nel 1981.
La Chiesa fino agli anni trenta era munita di un òrgano a canne, forse del settecento, i cui mantici, stando a quanto riferiscono gli anziani, erano azionati a mano da giovani volenterosi.
L'esigenza di ampliare la Chiesa, che nel cinquecento poteva soddisfare le esigenze religiose di circa 350 abitanti – i quali la frequentavano non solo per motivi di culto, ma anche per le riunioni amministrative, elezione del Sindaco, ecc(5). - fu avvertita sin dagli inizi del secolo scorso, per adeguarla all'accresciuto numero dei fedeli.
E' del 21 novembre 1824 la deliberazione decurionale di Palagiano che nell'approvare il progetto, mai realizzato, di una nuova chiesa in Palagianello, ne fissava la spesa in 4.000 ducati(6).
Devono trascorre cento anni per un nuovo progetto, questa volta di ampliamento dell'antica Chiesa Madre; progetto che, se posto in esecuzione, avrebbe ampliato la Chiesa affiancando a quella esistente altre due navate. Avrebbe avuto uno sviluppo a croce latina e una navata traversa di altezza pari a quella centrale, il cui incrocio doveva essere coperto con cupola sferica nell'interno ed ottagonale all'esterno.
Altro progetto, non posto in esecuzione come i precedenti, fu redatto nel 1942 e prevedeva la costruzione di una nuova Chiesa, previo abbattimento della vecchia, angusta, scarsamente illuminata, i cui muri presentavano estese macchie di umidità e che si manifestava, oltre che indecorosa, insufficiente ad accogliere i fedeli. 
Oggi la Chiesa Parrocchiale di San Pietro Apostolo, costruita in conci di tufo locale, dallo stile sobrio e semplice, dalla facciata lineare e luminosa, senza ornamenti, con le due campane ed il campanile, forse di epoca successiva all’originaria costruzione, si presenta ancora come descritta negli antichi documenti.
Da alcune fotografie degli anni trenta si rileva, sulla facciata del campanile, la presenza di un orologio, mentre alcuni anziani ricordano una meridiana, le cui ore erano segnate su mattonelle di maiolica giallo-blu.
L’orologio e la meridiana sono stati rimossi in epoca ignota.  
Vito Vincenzo Di Turi

La Chiesa Parrocchiale San Pietro Apostolo foto del 1982

L'Arc d'la Porte
A sinistra in una cartolina certamente di epoca precedente al 1940. 
Si può notare l'orologio sul campanile della chiesa.
A destra in una cartolina (foto di Tommy Capriulo) di epoca successiva al 1954. 
Si può notare che dal campanile della chiesa è scomparso l'orologio.

L'Arc d'la Porte oggi 
(L'Arco è del XVI secolo la torre con l'orologio, invece, è del XIX secolo)
Foto del 2009 per gentile concessione del Sig. Francesco Di Pippa




[1] -  V. V. DI TURI-R. PALMISANO-“Palagianello: Note storiche e documenti”-Tip. Policarpo-Castellaneta, 1985,pag. 108 (riporta copia del bilancio).
[2]  - A.S.L.-Conclusioni decurionali Palagiano-Palagianello-Deliberazione del 5 luglio 1807.
[3]  - A.C.P.lo-Inventario dei beni immobili-anno 1934- n. 9 dell’elenco.
[4] - Cantaro o Cantaio misura di  peso equivalente a Kg. 89,0997

[5] -A.S. Taranto- Atto notar Alfonso Palermo di Castellaneta-Dal verbale di presa di possesso del feudo di Palagianello del 19 aprile 1678 - ". . .et proprie in Maiori Ecclesia ipsius, ubi Universitas ipsius pro negotijs publicis perangendis congregari solet. . ."

[6] - A.S.L. –Conclusioni Decurionali- Palagiano-Palagianello-Delibera decurionale  n.23 del 21 novembre 1824.

3 commenti:

  1. in merito all'orologio della chiesa, devo presumere che quello che si vede in questa mia foto degli anni '50(http://www.flickr.com/photos/dpf1958/3599594981/in/set-72157607028242493/), sia una meridiana in maiolica.
    Si può vedere in basso nel quadrante dell'orologio un sole stilizzato che accompagna molte meridiane.

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  2. La mweridiana era posta al di sotto dell'orologio e già nella seconda metà degli anni '30 del secolo scorso era stata cancellata (notizie avute dal Sig. Antonio Donvito detto il Cinquedenti morto a 104 anni) ciò che si vede nella foto è il quadrante in maiolica del vecchio orologio. Ritengo che la foto del matrimonio sia di epoca compresa fra il 1945 ed il 1950.

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  3. penso anch'io che l'epoca sia quella.

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