RICORDI A FUTURA MEMORIA – Pillole di storia
Palagianellese.
Nell’antica Chiesa Parrocchiale dedicata a San Pietro
Apostolo, luogo peraltro deputato alle riunioni dei cittadini, del Sindico e
degli Eletti della “Magnifica Università di Paliggianello”, si può ammirare
una copia del dipinto raffigurante San Pietro Apostolo, opera di un allievo
della scuola di Raffaello, il cui originale si trova nella pinacoteca vaticana.
Ad eseguire la copia fu, nel 1943, Onofrio Martinelli,
pugliese di Mola di Bari ove era nato il 13 gennaio 1900, raffinato pittore
che, per “chiara fama”, ottenne una cattedra presso l’Istituto d’Arte, poi
titolare della Cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze ove
morì’ il 13 marzo 1966.
A commissionare la riproduzione dell’opera al
Martinelli fu l’allora Parroco Don Giuseppe Buttiglione, per noi tutti Don
Peppino.
San Pietro Apostolo, opera di un allievo della scuola di Raffaello, il cui originale si trova nella pinacoteca vaticana. Copia eseguita da Onofrio Martinelli nel 1943 |
Perché proprio Onofrio Martinelli.
Don Peppino ebbe occasione di conoscere Onofrio
Martinelli poiché fra la fine degli anni ’30 e inizio dei ’40 del secolo
passato, durante il periodo estivo Michele Luisi ospitava nella sua “villa”
Leonardo Martinelli, commerciante di olio in quel di Mola di Bari, e Maria
Roberto genitori del pittore Onofrio Martinelli il quale, a sua volta,
per molti anni usava trascorrere un periodo di ferie nella stessa villa Luisi, per ritemprare il corpo e lo spirito in questa che era un'oasi di pace, unitamente alla
moglie Adriana Pincherle De Marsanich, pittrice anche lei, sorella di Alberto
Moravia.
Durante i periodi di permanenza in Palagianello
Adriana Pincherle intratteneva rapporti epistolari con il fratello Alberto.
I genitori del pittore Onofrio Martinelli alla loro
morte furono seppelliti nel cimitero di Palagianello, lo testimoniano i due
loculi posti in fondo a sinistra del vecchio ingresso cimiteriale, le cui
lapidi riportano i nomi di Leonardo Martinelli e di Maria Roberto.
Vito Vincenzo Di Turi
complimenti, Sei un pozzo di scienza a cui attingere per alimentare le nostre misere conoscenze storiche, grazie.
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