Edificio scuola elementare "Luigi Settembrini" Visto da Est Sullo sfondo il castello Stella-Caracciolo e il bosco "Serrapizzuta". |
Fra
via Cavalieri di Vittorio Veneto e Via Mottola, con la facciata
principale rivolta su Piazza Allende, ora Piazza UNICEF, è ubicato
l’edificio scolastico “L. Settembrini”, il primo costruito in
Palagianello, il cui progetto fu redatto nel 1910 dall’Ing. Stefano
Buttiglione di Mottola, dopo la non accettazione da parte dell’Ing. Vito
Luisi.
Devono trascorrere due anni perché, prima il Consiglio Scolastico e poi la Deputazione Scolastica della Provincia di Lecce, ognuno per la parte di competenza, approvi il progetto.
Dopo dieci anni dal progetto l’opera non era ancora finanziata, anche se, nel 1919, fu messo in atto uno stato d’agitazione da parte di molti comuni salentini per sollecitare gli organi governativi sia nella tempestività dei contributi e sia nella quantità degli stessi.
Finalmente, dopo un tentativo di trattativa privata con il Consorzio Cooperative Baresi, il 19 gennaio 1922 fu stipulato il contratto con la Cooperativa “L’Arte Muraria” di Gioia del Colle per i lavori di costruzione dell’edificio scolastico cui seguì, in data 1° maggio la posa della prima pietra.
Purtroppo i lavori subirono una sospensione dal momento che la spesa originaria di lire 206.000, successivamente aumentata a 422.300 lire, non ottenne la promessa copertura finanziaria.
Il finanziamento, per lire 362.000, fu accordato soltanto nel 1927 mediante la contrazione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per la durata di trentacinque anni, dal 1930 al 1964.
Finalmente il 19 aprile 1930 fu sottoscritta una nuova convenzione con la Cooperativa ed i lavori furono portati a termine.
Chi, come chi scrive, ha avuto la fortuna di poter guardare l'edificio dalla prospettiva di Via Garibaldi poteva ammirare, posizionandosi dall'uscita della Stazione ferroviaria, l'edificio scolastico, con i due piazzali antistanti le cui scalinate, rivolte a mezzogiorno degradavano formando un tutt'uno con quelle che costituiscono il caposaldo della Via Garibaldi.
Il progettista, forse, voleva proprio che l'opera fosse in simbiosi con la via su cui rivolge la facciata principale.
Dagli anni sessanta, quest'assetto non esiste più dal momento che, in nome di una ventilata sicurezza, che andava assicurata con altre sistemazioni e risoluzioni, in esecuzione di un magistrale progetto, le scale furono eliminate.
Ora, quella simbiosi tra edificio scolastico e Via Garibaldi è sparita; non v'è più continuità con la via: c'è un muro.
Dopo dieci anni dal progetto l’opera non era ancora finanziata, anche se, nel 1919, fu messo in atto uno stato d’agitazione da parte di molti comuni salentini per sollecitare gli organi governativi sia nella tempestività dei contributi e sia nella quantità degli stessi.
Finalmente, dopo un tentativo di trattativa privata con il Consorzio Cooperative Baresi, il 19 gennaio 1922 fu stipulato il contratto con la Cooperativa “L’Arte Muraria” di Gioia del Colle per i lavori di costruzione dell’edificio scolastico cui seguì, in data 1° maggio la posa della prima pietra.
Purtroppo i lavori subirono una sospensione dal momento che la spesa originaria di lire 206.000, successivamente aumentata a 422.300 lire, non ottenne la promessa copertura finanziaria.
Il finanziamento, per lire 362.000, fu accordato soltanto nel 1927 mediante la contrazione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per la durata di trentacinque anni, dal 1930 al 1964.
Finalmente il 19 aprile 1930 fu sottoscritta una nuova convenzione con la Cooperativa ed i lavori furono portati a termine.
Chi, come chi scrive, ha avuto la fortuna di poter guardare l'edificio dalla prospettiva di Via Garibaldi poteva ammirare, posizionandosi dall'uscita della Stazione ferroviaria, l'edificio scolastico, con i due piazzali antistanti le cui scalinate, rivolte a mezzogiorno degradavano formando un tutt'uno con quelle che costituiscono il caposaldo della Via Garibaldi.
Il progettista, forse, voleva proprio che l'opera fosse in simbiosi con la via su cui rivolge la facciata principale.
Dagli anni sessanta, quest'assetto non esiste più dal momento che, in nome di una ventilata sicurezza, che andava assicurata con altre sistemazioni e risoluzioni, in esecuzione di un magistrale progetto, le scale furono eliminate.
Ora, quella simbiosi tra edificio scolastico e Via Garibaldi è sparita; non v'è più continuità con la via: c'è un muro.
Via Garibaldi in una foto degli anni '30 - sullo sfondo l'edificio scolastico "Settembrini" |
La cartolina sopra riprodotta, che riprende Via Garibaldi da Via
Roma - Stazione ferroviaria, è la rappresentazione iconografica di quello
che era l'idea del progettista dell'edificio scolastico, visibile in
profondità.
L'Ing. Buttiglione volle che alle due scalinate antistanti
l’edificio seguisse in successione quella preesistente di via Garibaldi dando,
così, continuità visiva alla stessa via.
Ora le due scalinate sono state sostituire
obbrobriosamente, come detto prima, con un muro che annulla l’idea del
progettista.
marzo 2017
marzo 2017
Vito Vincenzo Di Turi
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